I Masnadieri

I Masnadieri

I MasnadieriL’OPINIONE Gabriele Lavia mette in scena, per la seconda volta nella sua carriera, I Masnadieri, un’opera di Friedrich Schiller. Questa volta però ne cura solo la regia, lasciando spazio ad un gruppo di giovani talenti. Dico talenti, perché è questo che penso di loro. Non era per niente un testo facile da gestire, ma con la bellissima regia di Lavia, e le loro ottime interpretazioni, ne è venuto fuori un gran bello spettacolo.

Alcuni dialoghi erano un po’ pesanti da seguire, monologhi troppo lunghi, ma a bilanciare la cosa c’erano scene molto veloci, spesso accompagnate dalle musiche originali di Franco Mussida. Un complimento va anche a quest’ultimo, che ha fatto veramente un gran lavoro.

Molto bella l’utilizzo di tagli quasi cinematografiche, che passavano da una situazione all’altra, lasciando la sensazione di vedere contemporaneamente i fatti che accadevano in vari luoghi. Un po’ come accade in un film. Ovviamente tutto era perfettamente studiato, e questa cosa mi ha lasciato molto entusiasta.

Molto belle anche le scenografie. Minimaliste e perfettamente integrate nell’interpretazione moderna/punk che Lavia ha voluto dare al testo. I pali con sopra i fari, che volevano riprodurre la foresta, sono stati un vero tocco da maestro. La scenografia, con le coreografie e con i costumi, anch’essi molto curati, creavano un’atmosfera puramente punk, che faceva da cornice al tutto.

Uno spettacolo non facile da seguire, ma che sicuramente merita di essere visto.

LO SPETTACOLO Con stile drammatico, I masnadieri – esordio drammaturgico del 21enne autore tedesco – attacca le istituzioni politiche, le convenzioni sociali, i pregiudizi morali con il fermo proposito di fare del palcoscenico un nuovo ‘istituto morale’. Aldilà delle suggestioni pittoresche e sentimentali evocate dalla parola, il romanticismo è stato lotta per la libertà e per l’affrancamento dagli oppressori, passione per la giustizia, amore per il sapere, emancipazione dal potere. Questioni e temi che sembrano risuonare con forza oggi nel nostro mondo; un mondo in profonda trasformazione che, come quello dei tempi di Schiller, si avvia verso una nuova epoca.

DI Friedrich Schiller | REGIA Gabriele Lavia | CON Francesco Bonomo, Fabio Casali, Daniele Ciglia, Michele Demaria, Filippo De Toro, Davide Gagliardini, Gianni Giuliano, Daniele Gonciaruk, Marco Grossi, Andrea Macaluso, Luca Mascolo, Giulio Pampiglione, Cristina Pasino, Giovanni Prosperi, Alessandro Scaretti, Carlo Sciaccaluga, Simone Toni | SCENE Alessandro Camera | COSTUMI Andrea Viotti | MUSICHE Franco Mussida | LUCI Simone De Angelis | ASSISTENTE ALLA REGIA Giovanna Alessia Guida | ASSISTENTE ALLE SCENE Paola Castriglianò | ASSISTENTE AI COSTUMI Anna Missaglia | COLLABORAZIONE Accademia di Costume di Moda di Roma | PRODUZIONE MUSICALE Sandro Mussida | PROGRAMMAZIONI AGGIUNTE E ARRANGIAMENTI VOCALI Diego Maggi, Tommaso Ferrarese | PREPARAZIONE MUSICALE DEGLI ATTORI E VOCAL COACHING CPM Music Institute | FORNITURA STRUMENTI MUSICALI Master Music S.r.l. | PRODUZIONE Teatro di Roma Teatro Stabile dell’Umbria | IN COLLABORAZIONE CON La Versiliana Festival | TEATRO Teatro Argentina | DATA 16 Marzo 2012

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